Cassazione penale Sez. I sentenza n. 34719 del 5 agosto 2016

ECLI:IT:CASS:2016:34719PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare ai sensi dell'art. 274, comma 1, lett. c), c.p.p., può essere desunto anche dalle specifiche modalità e circostanze del fatto, considerate nella loro obiettività, in quanto la valutazione negativa della personalità dell'indagato (o dell'imputato) può trarsi dagli elementi di cui all'art. 133 c.p., e la condotta tenuta in occasione del reato costituisce un elemento significativo per valutare la pericolosità sociale dell'agente. Pertanto, ai fini della motivazione del provvedimento relativo alla misura della custodia cautelare in carcere, non è necessaria un'analitica dimostrazione delle ragioni dell'inadeguatezza di ogni altra misura, essendo sufficiente che il giudice indichi, con argomenti logico-giuridici tratti dalla natura e dalle modalità di commissione dei reati nonché dalla personalità dell'indagato (o dell'imputato), gli elementi specifici che inducono ragionevolmente a ritenere la custodia in carcere come l'unica misura adeguata al fine di impedire la prosecuzione dell'attività criminosa, rimanendo, in tal modo, assorbita l'ulteriore dimostrazione dell'inidoneità delle altre misure coercitive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. SANDRINI Enrico Giusep - Consigliere

Dott. SARACENO Rosa Anna - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 696/2015 TRIB. LIBERTA' di LECCE del 22/09/2015;
udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ESPOSITO Aldo;
udite le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Dott. GAETA PIETRO, che chiedeva il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 22/09/2015 il Tribunale del riesame di Lecce rigettava l'appello proposto ai sensi dell'articolo 310 c.p.p. nell'interesse di (OMISSIS) avver…

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