Cassazione penale Sez. III sentenza n. 40375 del 2 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:40375PEN

Massima

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Il reato associativo di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 si configura quando vi è un accordo criminoso tra più persone finalizzato alla commissione di una serie indeterminata di delitti di produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, caratterizzato dalla predisposizione di mezzi e dall'effettivo contributo dei singoli membri per il raggiungimento dello scopo comune, in modo tale da realizzare una struttura organizzativa stabile e operativa. La mera commissione di singoli episodi di spaccio, anche se in forma continuata, non è sufficiente a integrare tale fattispecie, essendo necessaria la prova di un'organizzazione criminale con ruoli e compiti definiti tra gli associati. Tuttavia, il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche e dell'attenuante di cui all'art. 74, comma 6, del medesimo decreto, pur essendo rimesso alla valutazione discrezionale del giudice di merito, deve essere adeguatamente motivato, non potendo essere escluso in modo generico o contraddittorio rispetto agli elementi emersi nel processo. Infine, la dichiarazione di incostituzionalità della norma che prevede la pena minima edittale per il reato di cui all'art. 73, comma 1, del D.P.R. n. 309/1990 comporta la rideterminazione della pena in sede di legittimità, anche in caso di inammissibilità del ricorso, salvo il caso di ricorso tardivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. SOCCI Angelo M. - rel. Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/12/2017 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANGELO MATTEO SOCCI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. FILIPPI PAOLA, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio ai fini della rideterminazione del trattamento sanzionatorio e per l'inammissibilita' nel resto.
udito il difensore, Avv. …

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