Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 40030 del 26 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:40030PEN

Massima

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La coltivazione non autorizzata di piante da cui sono estraibili sostanze stupefacenti è punibile solo quando il giudice accerti che la condotta concretamente posta in essere sia idonea ad aumentare la disponibilità della droga e a prospettare un pericolo di ulteriore diffusione della stessa, non essendo sufficiente il mero accertamento della conformità della pianta al tipo botanico vietato. Pertanto, la punibilità della coltivazione deve essere esclusa qualora la condotta sia talmente trascurabile da rendere sostanzialmente irrilevante l'aumento di disponibilità della droga e non prospettabile alcun pericolo di ulteriore diffusione, come nel caso di una singola pianta di canapa indiana coltivata in vaso su un terrazzo di abitazione in contesto urbano.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa;
nel procedimento contro (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/02/2016 del Tribunale di Siracusa;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. FRATICELLI Mario, che ha concluso per l'annullamento con rinvio.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in epigrafe indicata, il Gup …

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