Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice penale può legittimamente ammettere la costituzione di parte civile della persona offesa, anche quando il giudice civile abbia precedentemente respinto la domanda di risarcimento danni proposta dalla stessa parte civile per ragioni meramente procedurali, senza entrare nel merito della questione. Infatti, la sentenza civile che decide solo sulla tempestività dell'opposizione al decreto ingiuntivo, senza pronunciarsi sulla fondatezza della domanda risarcitoria, non impedisce la costituzione di parte civile nel processo penale ai sensi dell'art. 75 c.p.p. Inoltre, il giudice penale può legittimamente ritenere provata la responsabilità penale dell'imputato sulla base di un complesso di elementi indiziari, anche in assenza di una perizia tecnica, purché la motivazione sia logica e non contraddittoria. Infine, il giudice può escludere l'applicabilità della particolare tenuità del fatto ex art. 131-bis c.p. quando le modalità della condotta e l'entità del pericolo o del danno, come emersi dalle prove, non consentano di ritenere l'offesa di particolare tenuità, senza che l'imputato abbia allegato specifici elementi in tal senso.