Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - L'Aquila sentenza n. 3 del 2019

ECLI:IT:TARAQ:2019:3SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale per l'Abruzzo, nell'esaminare i ricorsi proposti, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'omessa tempestiva impugnazione del provvedimento regionale che dispone la reintegra dei beni destinati ad uso civico occupati abusivamente, rende inammissibile per difetto di interesse il ricorso avverso l'atto comunale che dà esecuzione a tale provvedimento regionale. Infatti, il Comune era obbligato a procedere alla demolizione delle opere abusive oppure ad acquisirle al proprio patrimonio, non avendo alcun potere discrezionale in merito. 2. L'annullamento in autotutela di un atto amministrativo viziato da incompetenza è legittimo, in quanto l'ente locale non può convalidare un atto di competenza di un organo diverso. Inoltre, l'amministrazione, nel valutare l'interesse pubblico al mantenimento dell'opera realizzata su beni destinati ad uso civico, deve dare prevalenza alla tutela del demanio civico rispetto all'interesse del privato, in assenza di un procedimento concluso di mutamento della destinazione d'uso. 3. L'assegnazione di un'area alla categoria "A" (bosco e pascolo permanente) ai sensi della legge n. 1766/1927 costituisce atto presupposto e non costitutivo della destinazione del terreno, essendo necessaria per il successivo procedimento di trasferimento al patrimonio indisponibile del Comune. Pertanto, è irrilevante che l'area fosse già occupata da costruzioni, in quanto i beni assoggettati ad uso civico non possono perdere tale qualità se non mediante i procedimenti di liquidazione o liberazione previsti dalla legge. 4. Il Comune, una volta acquisito al proprio patrimonio indisponibile il bene gravato da uso civico, può disporne la concessione a terzi, nel rispetto dei principi di concorrenza, parità di trattamento, trasparenza e non discriminazione, senza essere obbligato a concederlo in favore del precedente occupante abusivo.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/01/2019

N. 00003/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00243/2017 REG.RIC.

N. 00307/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 307 del 2013, proposto da:
Sarah Rosato, rappresentata e difesa dagli avvocati Vincenzo Colalillo, Massimo Di Nezza, con domicilio eletto presso lo studio Maurizio Rencricca in L'Aquila, via Ulisse Nurzia, 26;

contro

Comune di Castel di Sangro, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Michele Di Michele, con domicilio eletto presso lo studio Gianluca Museo in L'Aquila, viale Duca degli Abruzzi n. 27;
Regione Abruzzo, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Alessi…

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