La decadenza dalla concessione demaniale marittima può essere legittimamente disposta dall'Amministrazione competente qualora il concessionario non abbia utilizzato il bene per l'intero periodo di durata della concessione, in violazione dell'art. 47, comma 1, lett. b) del Codice della Navigazione, nonché in caso di mancato pagamento del canone concessorio, anche in assenza di una specifica previsione nell'atto concessorio circa il numero di rate inadempiute sufficiente a determinare il presupposto per la decadenza. Il mancato utilizzo del bene e l'inadempimento dell'obbligo di pagamento del canone costituiscono gravi violazioni contrattuali che legittimano l'Amministrazione a rientrare nella disponibilità del bene pubblico, senza che rilevi l'eccezione di inadempimento sollevata dal concessionario in relazione a presunte criticità strutturali del manufatto, ove non adeguatamente provate. La controversia avente ad oggetto l'applicazione dell'art. 100, comma 7, del D.L. n. 104/2020, riguardante la mera quantificazione dei canoni, è devoluta alla giurisdizione del giudice ordinario, ai sensi dell'art. 133 c.p.a., che sottrae tale materia alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo.