Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41282 del 23 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:41282PEN

Massima

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Il rifiuto del servizio militare per motivi di coscienza non integra più il reato previsto dalla legge, in quanto la sospensione della chiamata obbligatoria alla leva, pur non avendo abolito il servizio di leva militare, ne ha limitato l'operatività a specifiche situazioni ed a casi eccezionali riferiti anche al tempo di pace. Pertanto, per i fatti commessi anteriormente all'espressa abrogazione della relativa fattispecie penale, sempre che non sia stata pronunciata sentenza di condanna irrevocabile, deve trovare applicazione la nuova disciplina più favorevole, che non prevede più tale condotta come reato. Ciò in applicazione del principio di retroattività della legge penale più favorevole, sancito dall'articolo 2, comma 4, del codice penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAIAZZO Luigi P. - rel. Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1060/2007 CORTE APPELLO di CATANIA, del 11/04/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/04/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUIGI PIETRO CAIAZZO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Delehaye Enrico, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio perche' il fatto non e' previsto dalla legge come reato.

MOTIVI DELLA DECI…

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