Cassazione penale Sez. II sentenza n. 5129 del 9 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:5129PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il concorso di persone nel reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso si configura quando, in virtù della notoria appartenenza degli imputati a un'associazione criminale di stampo camorristico, essi si avvalgono della forza di intimidazione derivante da tale affiliazione per costringere la vittima, in preda a una condizione di paura e omertà, ad acquistare beni a prezzi maggiorati rispetto al mercato. L'aggravante di cui all'art. 7 L. 203/1991 è applicabile quando il fatto è commesso avvalendosi della forza di intimidazione del clan mafioso e al fine di agevolarne l'attività e il perseguimento dei relativi programmi criminali. Il giudice di merito, nel motivare il diniego delle attenuanti generiche, non è tenuto a esaminare tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti, essendo sufficiente il riferimento a quelli ritenuti decisivi o comunque rilevanti, restando gli altri implicitamente disattesi o superati da tale valutazione. L'esclusione dell'aggravante di cui all'art. 629 c.p., comma 2, comporta la rideterminazione della pena in applicazione del principio di equivalenza con l'attenuante riconosciuta ex art. 62 c.p., n. 4, senza necessità di una specifica motivazione sul punto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. TADDEI M. - rel. Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 21833/2013 della Corte d'appello di Napoli, 6 sezione penale, del 29.04.2014;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. TADDEI Margherita Bianca;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, DI NARDO Marilia, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito per l'imputato (OMISSIS) l'avv. (OMISSIS) per l'…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.