Il Comune non può imporre alle società di telecomunicazioni, per l'impianto di reti o l'esercizio dei servizi di comunicazione elettronica, oneri o canoni che non siano stabiliti per legge. In particolare, sono illegittime le previsioni regolamentari che determinano in modo forfetario e non parametrato al numero di utenze attivate o agli effettivi oneri di manutenzione, importi a titolo di ristoro del manto stradale, utilizzo di gallerie e altri oneri finanziari o reali. È invece legittimo l'obbligo di posizionare canalizzazioni da cedere all'Amministrazione, purché a fronte di un indennizzo, così come è legittimo il contributo per la realizzazione, il canone di occupazione del sottosuolo e il canone per l'esercizio e manutenzione di infrastrutture pubbliche utilizzate a fini commerciali, in quanto parametrati agli effettivi costi sostenuti dal Comune. L'Amministrazione può inoltre imporre la rimozione o l'acquisizione di condotti non conformi a criteri di sicurezza o programmazione, nel rispetto del procedimento amministrativo.