Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 4012 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:4012SENT

Massima

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La pendenza di una domanda di sanatoria edilizia preclude all'amministrazione la possibilità di adottare provvedimenti repressivi dell'abuso oggetto di tale domanda, in quanto la repressione renderebbe inane la domanda di sanatoria che non potrebbe più svolgere la sua funzione di ricondurre a legittimità la costruzione abusiva. Pertanto, l'amministrazione deve prioritariamente pronunciarsi sulla domanda di sanatoria, in quanto la repressione senza la previa definizione di tale domanda introdurrebbe surrettiziamente, senza le garanzie del procedimento di sanatoria, un definitivo giudizio di insanabilità dell'abuso. Solo all'esito della definizione della domanda di sanatoria, l'amministrazione potrà adottare i provvedimenti di sua competenza.

Sentenza completa

N. 06512/2006
REG.RIC.

N. 04012/2011 REG.PROV.COLL.

N. 06512/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6512 del 2006, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via Salaria, 161;

contro

Ente Regionale Parco di Veio;

per l'annullamento

1) dell’ordinanza presidenziale n. 11/06 con la quale è stata intimata alla ricorrente, entro 90 giorni ed a sua cura e spese, la riduzione in pristino con l’espressa avvertenza, in difetto, dell’esecuzione in danno;

2) per quanto occorra, del rapporto amministrativo redatto dall’ufficio sorveglianza del Parco di Veio pos. n. 133 del 02.03.2006;

3) di ogn…

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