Il delitto di truffa aggravata si configura quando l'agente, mediante artifici e raggiri, induce in errore la persona offesa e la induce a compiere un atto di disposizione patrimoniale a proprio vantaggio, come il consegnare in noleggio un bene senza provvedere al relativo pagamento e alla sua restituzione. Ciò si differenzia dal delitto di appropriazione indebita, che ricorre quando gli artifici e raggiri sono posti in essere dall'agente dopo l'appropriazione del bene, al solo fine di dissimulare tale condotta. Pertanto, la condotta dell'imputato che, presentandosi come medico e consegnando un assegno privo di copertura, ha indotto la persona offesa a consegnargli in noleggio un'autovettura senza poi provvedere al pagamento e alla restituzione, integra il delitto di truffa aggravata e non quello di appropriazione indebita. Il giudizio di merito sulla personalità dell'imputato e sulla mancata concessione delle circostanze attenuanti generiche, se ancorato a dati obiettivi, è insindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti frutto di mero arbitrio o di ragionamento illogico.