Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 26287 del 19 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:26287PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice di merito, nel valutare la concessione delle circostanze attenuanti generiche e specifiche, deve considerare l'effettivo comportamento processuale dell'imputato, la sua resipiscenza e il grado di collaborazione, ma tali elementi devono essere bilanciati con altri parametri rilevanti ai fini della determinazione della pena, come la gravità della condotta, la personalità dell'imputato e la pluralità di illeciti commessi. Il mero riconoscimento dei fatti e l'ammissione di responsabilità, in assenza di un concreto ravvedimento e di una effettiva collaborazione, non sono di per sé sufficienti a giustificare il riconoscimento delle attenuanti, qualora la condotta complessiva dell'imputato risulti particolarmente grave e aggressiva. Inoltre, la valutazione della sussistenza di una circostanza attenuante, come quella del danno di particolare tenuità, deve essere effettuata sulla base di una puntuale disamina degli elementi di fatto, senza che il giudice possa fondarsi su mere congetture o ipotesi non supportate da adeguata motivazione. Infine, il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella determinazione della pena, purché la stessa sia adeguatamente motivata sulla base dei criteri di cui all'art. 133 c.p., senza che il giudice di legittimità possa sindacare tale valutazione se non in presenza di vizi logici o di manifesta illogicità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PICCIALLI Patrizia - Presidente

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. RANALDI Alessandro - Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 01/03/2022 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DANIELA DAWAN;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore SALVADORI SILVIA, che ha concluso chiedendo che i ricorsi siano dichiarati inammissibili.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in epigrafe indicata, la Corte di appello di Firenze h…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.