Il silenzio-assenso formatosi sull'istanza di permesso di costruire, in assenza di provvedimenti di diniego, impone all'amministrazione comunale l'obbligo di rilasciare l'attestazione di cui all'art. 20, comma 8, ultimo periodo, del D.P.R. n. 380/2001, quantificando altresì gli oneri concessori dovuti, ovvero di chiarire le eventuali ragioni ostative al perfezionamento del silenzio-assenso. Il perdurare dell'inerzia dell'amministrazione, nonostante gli specifici ordini istruttori del giudice, costituisce argomento di prova favorevole alla tesi del ricorrente ai sensi dell'art. 64, comma 4, c.p.a., legittimando la nomina di un commissario ad acta in caso di ulteriore inadempimento, al fine di assicurare il corretto esercizio del potere amministrativo e la tutela del diritto del privato. Il principio di effettività della tutela giurisdizionale impone di porre a carico dell'amministrazione comunale le spese di lite sostenute dal ricorrente in applicazione del principio della soccombenza, nonché di trasmettere la sentenza alla Procura regionale della Corte dei Conti ai sensi dell'art. 2, comma 8, della L. n. 241/1990, al fine di valutare eventuali profili di responsabilità amministrativa per il perdurare dell'inerzia.