Il Sindaco, in quanto rappresentante legale del Comune, è legittimato a conferire la procura alle liti per l'impugnazione di un provvedimento giurisdizionale, senza necessità di preventiva autorizzazione da parte della Giunta Municipale. Tale principio trova fondamento nel nuovo ordinamento delle autonomie locali, che attribuisce al Sindaco la rappresentanza dell'ente, mentre riserva alla Giunta una competenza soltanto residuale, nei limiti in cui norme legislative o statutarie non la attribuiscano direttamente al Sindaco. La procura alle liti conferita dal Sindaco è pertanto pienamente valida, anche in assenza o mancata produzione della delibera della Giunta Municipale che l'abbia autorizzata. Tale orientamento giurisprudenziale consolidato della Corte di Cassazione mira a garantire l'effettività della tutela giurisdizionale degli enti locali, evitando formalismi procedurali che potrebbero pregiudicare l'esercizio del diritto di difesa. Il Sindaco, quale organo monocratico di vertice dell'amministrazione comunale, è dunque abilitato a rappresentare autonomamente il Comune in giudizio, senza necessità di preventive autorizzazioni da parte di altri organi collegiali, salvo diversa previsione normativa o statutaria. Ciò consente di assicurare celerità, efficienza e continuità nell'azione processuale del Comune, a tutela dei suoi interessi e del corretto esercizio delle funzioni amministrative.