Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3842 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:3842SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di condono edilizio successiva all'impugnazione di un provvedimento di acquisizione gratuita al patrimonio comunale di opere abusive determina la sopravvenuta carenza di interesse al ricorso, in quanto l'eventuale accoglimento della domanda di sanatoria renderebbe non più applicabile la sanzione dell'acquisizione, mentre il suo rigetto comporterebbe il riesame dell'intera fattispecie da parte dell'amministrazione con l'assegnazione di un nuovo termine per l'adempimento. Pertanto, il ricorso avverso il provvedimento di acquisizione diventa privo di rilevanza, essendo l'interesse del ricorrente concentrato nella sola contestazione del diniego di sanatoria. Inoltre, l'intera fattispecie traslativa conseguente all'inottemperanza dell'ordine di demolizione, ivi compresa la trascrizione del provvedimento e l'immissione in possesso del bene, è recessiva rispetto alla sanatoria, anche qualora si sia esaurita prima dell'entrata in vigore della disciplina sul condono, in quanto l'art. 39, comma 19, della legge n. 724/1994 prevede il diritto del proprietario di ottenere l'annullamento delle acquisizioni al patrimonio comunale e la cancellazione delle relative trascrizioni, salvo che il bene sia già stato destinato a scopi di pubblica utilità.

Sentenza completa

N. 16374/1999
REG.RIC.

N. 03842/2014 REG.PROV.COLL.

N. 16374/1999 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso RG n. 16374 del 1999, proposto dai signori VENDITTI Franco e COLETTI Giuseppina, rappresentati e difesi dall'avv. Marco Gabriele, con domicilio eletto presso lo studio dello stesso in Roma, via R.R. Pereira, 41;

contro

COMUNE di ROMA (ora Roma Capitale), in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Angela Raimondo, con la stessa elettivamente domiciliato in Roma, presso gli Uffici dell’Avvocatura Capitolina, in via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento, previa sospensione dell’efficacia,

della Disposizione Dirigenziale in data 7.9.1999, n. 1578 dell’Unità Organizzativa Tecnica della …

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