Il giudice di legittimità, nel dichiarare inammissibile il ricorso per cassazione avverso la sentenza di condanna per lesioni semplici, afferma che il motivo di impugnazione è generico e indeterminato, in quanto il ricorrente si è limitato a richiamare la richiesta di concessione dell'attenuante della provocazione formulata in sede di discussione davanti al giudice di merito, senza addurre alcuna argomentazione in ordine agli elementi dai quali il giudicante avrebbe dovuto desumere la sussistenza di tale circostanza attenuante, né richiamando gli specifici elementi posti a fondamento di tale richiesta. Pertanto, la Corte di cassazione, in applicazione del principio di specificità dei motivi di impugnazione, sancito dall'art. 581 c.p.p., lett. c), dichiara l'inammissibilità del ricorso per genericità e indeterminatezza del motivo, non essendo in condizione di identificare l'oggetto della richiesta. Inoltre, la Corte ritiene inammissibile anche la memoria difensiva depositata tardivamente, oltre il termine di quindici giorni previsto dall'art. 611 c.p.p. per il deposito di memorie difensive, applicabile anche ai procedimenti in udienza pubblica.