Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23914 del 12 agosto 2020

ECLI:IT:CASS:2020:23914PEN

Massima

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Il reato di circonvenzione di persona incapace di cui all'art. 643 c.p. richiede la sussistenza di due presupposti indefettibili: 1) l'esistenza di una condizione di deficienza psichica della persona offesa, tale da comportare una incisiva menomazione delle sue facoltà intellettive e volitive, tale da renderla suggestionabile e incapace di autodeterminarsi; 2) l'oggettiva riconoscibilità di tale stato di minorata capacità, in modo che chiunque possa abusarne per raggiungere i propri fini illeciti. Tali presupposti devono essere accertati con assoluta certezza, senza che possano rilevare meri stati di fragilità emotiva o affettiva, né condizioni di vulnerabilità derivanti da fattori esterni come l'età, il fascino di determinati ambienti o il deterioramento dei rapporti familiari. Ove le risultanze peritali evidenzino un quadro di obiettiva incertezza in ordine alla sussistenza di tali presupposti, il giudice non può fondare una pronuncia di condanna su elementi diversi, meramente congetturali o privi di adeguato supporto tecnico-scientifico. Inoltre, la riconoscibilità della minorata capacità della persona offesa da parte di terzi costituisce un ulteriore requisito necessario ai fini della configurabilità del reato, che non può essere superato sulla base di valutazioni meramente apodittiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. PAZIENZA V. - rel. Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa in data 26/10/2018 dalla Corte d'Appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis)).
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 26/10/2018, la Corte d'Appello di Roma ha confermato la sentenza emessa in data 27/01/2017, con rito abbreviato, dal G.u.p. del Tribunale di Roma, con la quale (OMISSIS) era stato condannato alla pena di giustizia in relazion…

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