Cassazione penale Sez. V sentenza n. 40175 del 11 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:40175PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale, nell'esercizio delle proprie funzioni, ha l'obbligo di accertare con diligenza l'identità delle persone che intervengono negli atti da lui rogati, essendo tale attestazione parte integrante dell'efficacia probatoria privilegiata riconosciuta agli atti pubblici. Pertanto, la presentazione di documenti di identità contraffatti da parte di un soggetto al fine di indurre in errore il pubblico ufficiale sulla propria identità, integra il reato di falsità ideologica in atto pubblico fidefaciente, in quanto la falsa attestazione dell'identità contenuta nell'atto pubblico inficia la sua fede privilegiata. Tale condotta è punibile anche quando il reato di falsità materiale sul documento di identità sia già prescritto, in quanto il bene giuridico tutelato dalla fattispecie di falsità ideologica è distinto e autonomo rispetto a quello protetto dalla falsità materiale. Inoltre, la notifica degli atti processuali effettuata mediante consegna al difensore, in luogo del domicilio dichiarato dall'imputato, pur costituendo una modalità irrituale, non determina una nullità assoluta, bensì una nullità a regime intermedio, soggetta a sanatoria per effetto della mancata tempestiva eccezione da parte del difensore comparso. Infine, l'applicazione della recidiva specifica infraquinquennale al reato di bancarotta fraudolenta, in assenza di precedenti specifici, integra una violazione di legge, ma tale censura è inammissibile se non dedotta con i motivi di appello.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. OLDI Paolo - rel. Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 01/03/2011 della Corte di appello di Trieste;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Paolo Oldi;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale POLICASTRO Aldo, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;

udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), che h…

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