Cassazione penale Sez. I sentenza n. 48409 del 20 ottobre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:48409PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, anche se realizzato con finalità umanitarie e senza scopo di lucro, integra il reato previsto dall'art. 12 del D.Lgs. n. 286/1998, in quanto la norma penale mira a sanzionare tutte le attività di gestione, fiancheggiamento e cooperazione collegate all'ingresso irregolare o alla permanenza illegale di stranieri nel territorio nazionale, a prescindere dalle motivazioni soggettive dell'agente. L'ignoranza della legge penale che disciplina l'ingresso e il soggiorno degli stranieri non è scusabile, in quanto trattasi di normativa accessibile e sufficientemente chiara, la cui violazione volontaria non può trovare giustificazione nell'invocata buona fede dell'imputato, anche se questi faccia parte di un'associazione di volontariato che si occupa di assistenza ai migranti. Ai fini della configurabilità dell'aggravante del numero delle persone, è sufficiente che l'agente abbia consapevolmente e fattivamente contribuito al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, essendo irrilevante che non tutti i correi abbiano concorso in tutti gli episodi contestati. Infine, la mancata prosecuzione della condotta criminosa, dovuta a cause esterne che ne hanno impedito la consumazione, non integra la causa di non punibilità della desistenza volontaria, trattandosi di reato a consumazione anticipata, ma può eventualmente rilevare ai fini della determinazione della pena, in concorso con altre circostanze attenuanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. NOVIK Adet Toni - rel. Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. SARACENO Rosa Anna - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 7191/2015 CORTE APPELLO di MILANO, del 13/01/2016;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 24/05/2017 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ADET TONI NOVIK;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Mura Antonio, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RILEVATO IN FATTO
1. Con sentenza emessa il 13 gennaio 2016, la Corte di appello di Milano ha confermato la sentenza del 16 lugl…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.