Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dal sig. Francesco Zaccaria avverso l'ordinanza del Comune di Fasano di reiterazione degli ordini di demolizione di opere edilizie abusive, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'ordine di demolizione è legittimo anche se adottato in pendenza di un procedimento di sanatoria ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. n. 380/2001, in quanto il diniego tacito di sanatoria formatosi è divenuto definitivo e inoppugnabile. 2. Le opere contestate, per la loro consistenza, devono essere qualificate come interventi di nuova costruzione, per i quali era necessario il preventivo rilascio di un titolo edilizio, che nella fattispecie è mancato. 3. Non è ammissibile una sanatoria parziale o condizionata di opere abusive che abbiano dato luogo a un intervento unitario, essendo necessaria o la demolizione integrale o la presentazione di un'istanza di accertamento di conformità riferita all'intero intervento abusivo. 4. Gli interventi realizzati senza il preventivo rilascio dell'autorizzazione paesaggistica, ove necessaria, sono illegittimi, non potendo trovare applicazione il D.P.R. n. 31/2017 in quanto le opere sono state iniziate prima della sua entrata in vigore. 5. La sanzione pecuniaria comminata costituisce la legittima conseguenza dell'inottemperanza ai precedenti ordini demolitori, rimasti definitivi.