Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 27 del 5 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:27PEN

Massima

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Il divieto di reformatio in peius nel giudizio di appello riguarda non solo l'entità complessiva della pena, ma anche tutti gli elementi autonomi che concorrono alla sua determinazione. Pertanto, il giudice di appello, anche quando esclude una circostanza aggravante e per l'effetto irroga una sanzione inferiore a quella applicata in primo grado, non può fissare la pena base in misura superiore rispetto a quella determinata dal primo giudice. Tuttavia, tale principio non trova applicazione quando il giudice di appello procede alla riqualificazione giuridica del fatto, mutando la struttura del reato continuato o la disciplina edittale applicabile: in tali ipotesi, il divieto di reformatio in peius non impedisce al giudice di appello di determinare la pena base in misura superiore al minimo edittale relativo alla fattispecie ritenuta, purché la pena finale non risulti complessivamente più grave di quella irrogata in primo grado. Inoltre, il decorso del termine prescrizionale massimo, anche in presenza di una pronuncia di condanna, impone l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata per estinzione del reato, fatti salvi gli effetti civili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BIANCHI Luisa - Presidente

Dott. MASSAFRA Umberto - Consigliere

Dott. MONTAGNI Andrea - rel. Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 11306/2009 CORTE APPELLO di ROMA, del 17/12/2012;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/11/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dtt. ANDREA MONTAGNI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SPINACI Sante che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
Udito il difensore Avv. (OMISSIS), del foro di Roma, che chiede l'accoglimento del r…

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