Il potere di annullamento d'ufficio di un provvedimento amministrativo deve essere esercitato entro un termine ragionevole, che non può superare i diciotto mesi dalla sua adozione, qualora l'atto annullato attribuisca vantaggi economici. L'annullamento intervenuto a distanza di oltre quattro anni dalla stipula della convenzione, senza che siano state adeguatamente valutate le conseguenze per il concessionario che ha già eseguito gli investimenti previsti, è illegittimo per violazione del principio di ragionevolezza del termine e del giusto contemperamento degli interessi pubblici e privati coinvolti. L'Amministrazione, pur potendo tutelare l'interesse pubblico, deve esercitare i propri poteri nel rispetto dei limiti temporali e procedimentali previsti dalla legge, al fine di garantire la certezza dei rapporti giuridici e la tutela dell'affidamento del privato.