Il reato di falsa attestazione nella istanza di ammissione al patrocinio a spese dello Stato è integrato dalle false indicazioni o omissioni, anche parziali, dei dati di fatto riportati nella dichiarazione sostitutiva, indipendentemente dalla effettiva sussistenza delle condizioni di reddito per l'ammissione al beneficio. Tuttavia, il dolo del reato deve essere oggetto di scrupoloso accertamento da parte del giudice, il quale è tenuto a provare la volontà cosciente di compiere il fatto e la consapevolezza di agire contro il dovere giuridico di dichiarare il vero. L'errore sull'anno di riferimento del reddito da dichiarare, pur integrando un errore sulla legge diversa da quella penale ma in essa richiamata, non vale ad escludere il dolo, in quanto trattasi di un errore di diritto non scusabile. Inoltre, l'inidoneità della falsa dichiarazione a determinare effetti favorevoli al dichiarante può rappresentare, in via astratta, segno di una condotta colposa, come tale estranea al dolo.