Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 2306 del 2022

ECLI:IT:TARPA:2022:2306SENT

Massima

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Il Comune, nell'esercizio dei suoi poteri di vigilanza e repressione degli abusi edilizi, può legittimamente ordinare la demolizione di opere realizzate senza titolo in aree sottoposte a vincolo paesaggistico, anche qualora le stesse siano state realizzate mediante denuncia di inizio attività (DIA) o segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), in assenza della preventiva autorizzazione della competente Soprintendenza. Ciò in quanto il rispetto del vincolo paesaggistico costituisce un presupposto indefettibile per la legittima realizzazione di qualsiasi intervento edilizio, a prescindere dalla natura del titolo abilitativo. Pertanto, l'ordine di demolizione può essere legittimamente adottato dal Comune anche in assenza del previo parere della Soprintendenza, atteso che l'art. 27 del D.P.R. n. 380/2001 attribuisce al Comune un generale potere di vigilanza che non si limita alla mera conformità edilizia dell'intervento, ma si estende anche al rispetto dei vincoli paesaggistici. Inoltre, la mera presentazione di un'istanza di sanatoria ex art. 36 del D.P.R. n. 380/2001, successiva all'adozione del provvedimento di demolizione, non vale a rendere inefficace il provvedimento sanzionatorio pregresso, né a determinare l'obbligo per il Comune di sospendere l'esecuzione dell'ordine di demolizione. Infine, il vincolo di inedificabilità entro i 150 metri dalla battigia, di cui all'art. 15 della L.R. n. 78/1976, rende insanabile qualsiasi abuso edilizio, salvo che per le opere iniziate prima dell'entrata in vigore di tale normativa e le cui strutture essenziali siano state portate a compimento entro il 31 dicembre 1976, onere probatorio che incombe sul privato.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/07/2022

N. 02306/2022 REG.PROV.COLL.

N. 04158/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4158 del 2014, proposto da-OMISSIS-e-OMISSIS-, rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Campobello di Mazara in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l’annullamento

dell’ordinanza del 22\09\2014 -OMISSIS-con la quale il Comune di Campobello di Mazara ha ingiunto il pagamento di una sanzione pecuniaria ex art. 37 del DPR 380\2001 e la demolizione delle opere abusive descritte ne…

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