Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 25442 del 10 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:25442PEN

Massima

Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo di legalità sulla sentenza impugnata, non può sindacare la valutazione della prova effettuata dal giudice di merito, quando questa risulti congrua e logicamente motivata, essendo tale attività riservata in via esclusiva al giudice di fatto. Il ricorso per cassazione è pertanto inammissibile laddove si limiti a contestare la ricostruzione dei fatti e l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza denunciare vizi della motivazione tali da renderla manifestamente illogica o carente. In tali ipotesi, il giudice di legittimità deve limitarsi a verificare la correttezza del percorso logico-giuridico seguito dal giudice di merito, senza poter riesaminare nel merito la valutazione delle prove.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato in (OMISSIS);

avverso la sentenza in data 21-11-11 della Corte di Appello di Roma, Sezione 3 penale;

visti gli atti, la sentenza ed il procedimento;

udita la relazione fatta dal consigliere, dott. ((omissis));

udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. VIOLA ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

1.-. Con la sentenza indicata in epi…

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