Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26604 del 17 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:26604PEN

Massima

Massima ufficiale
Il delitto di accesso abusivo ad un sistema informatico può concorrere con quello di frode informatica, diversi essendo i beni giuridici tutelati e le condotte sanzionate, in quanto il primo tutela il domicilio informatico sotto il profilo dello "ius excludendi alios", anche in relazione alle modalità che regolano l'accesso dei soggetti eventualmente abilitati, mentre il secondo contempla l'alterazione dei dati immagazzinati nel sistema al fine della percezione di ingiusto profitto. (Fattispecie relativa a frode informatica realizzata mediante intervento "invito domino", attuato grazie all'utilizzo delle "password" di accesso conosciute dagli imputati in virtù del loro pregresso rapporto lavorativo, su dati, informazioni e programmi contenuti nel sistema informatico della società della quale erano dipendenti, al fine di sviarne la clientela ed ottenere, così, un ingiusto profitto in danno della parte offesa). (Leggi la sentenza estesa)

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. PACILLI G.A.R. - rel. Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 43322/2018, emessa il 18.4.2018 dalla Corte d'Appello di Roma;
Visti gli atti, la sentenza e i ricorsi;
Udita nella pubblica udienza del 29.5.2019 la relazione fatta dal ((omissis));
Udito il Sostituto Procuratore Generale in persona di ((omissis)), che ha concluso chiedendo di rigettare i ricorsi;
Udito l'avv. (OMISSIS), difensore di (OMISSIS) s.p.a., che ha chiesto …

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