Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 645 del 2012

ECLI:IT:TARPA:2012:645SENT

Massima

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La presentazione dell'istanza di sanatoria successivamente all'impugnazione dell'ordinanza di demolizione di un immobile abusivo rende improcedibile il relativo ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, in quanto il riesame dell'abusività provocato da tale istanza comporta la necessaria formazione di un nuovo provvedimento (di accoglimento o di rigetto) che vale comunque a superare il provvedimento sanzionatorio oggetto dell'impugnativa. Ciò in quanto, in caso di diniego del richiesto accertamento di conformità, l'Amministrazione Comunale dovrebbe emettere una nuova ordinanza di demolizione, con fissazione di nuovi termini per ottemperarvi. La presentazione dell'istanza di sanatoria, pertanto, determina l'inefficacia dell'ordinanza di demolizione impugnata e, conseguentemente, l'improcedibilità del relativo ricorso per sopravvenuta carenza di interesse. Tale principio trova applicazione anche nell'ipotesi in cui l'istanza di sanatoria sia stata presentata in corso di causa, in quanto il riesame dell'abusività dell'opera provocato da tale istanza, sia pure al fine di verificarne l'eventuale sanabilità, comporta comunque la necessaria formazione di un nuovo provvedimento che vale a superare il precedente provvedimento sanzionatorio oggetto di impugnazione. La presentazione dell'istanza di sanatoria, pertanto, determina l'inefficacia dell'ordinanza di demolizione impugnata e, conseguentemente, l'improcedibilità del relativo ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, a prescindere dal fatto che la domanda di sanatoria sia stata presentata prima o dopo l'impugnazione del provvedimento sanzionatorio.

Sentenza completa

N. 03236/1994
REG.RIC.

N. 00645/2012 REG.PROV.COLL.

N. 03236/1994 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3236 del 1994, proposto da ((omissis)), rappresentata e difesa dagli avv. Pompeo ed ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio della seconda sito in Palermo, via Notarbartolo n. 38;

contro

Comune di Palermo, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'Avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso l’Ufficio Legale del Comune sito in piazza Marina n.39;

per l'annullamento

dell’ordinanza n. 1074/OS del 31.3.1994 notificata l’8.4.1994 con cui è stato ingiunto alla sig.ra ((omissis)) di sospendere e demolire le opere di cui alla segnalazione n. 164/93 dell…

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