Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 16981 del 23 aprile 2024

ECLI:IT:CASS:2024:16981PEN

Massima

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La confisca di una somma di denaro rinvenuta nella disponibilità di un condannato per reati di usura ed estorsione è legittima quando la documentazione prodotta a giustificazione della provenienza lecita della somma risulta inconferente o insufficiente, in quanto la consistenza, le modalità di occultamento e la composizione della somma stessa non sono congruenti con una provenienza lecita e una destinazione alle ordinarie esigenze di vita, e il condannato ha dichiarato redditi pari a zero nel periodo di commissione dei reati, non essendo decisivi a tal fine i soli elementi testimoniali forniti da soggetti comunque interessati all'esito del giudizio. In tali casi, la motivazione della decisione di confisca si presenta lineare e persuasiva, non essendo consentito al giudice di legittimità una mera rivalutazione del materiale probatorio, in assenza di specifici rilievi critici alle argomentazioni del giudice di merito. Inoltre, ove si volesse sostenere la titolarità altrui della somma, il ricorso risulterebbe comunque inammissibile per difetto di legittimazione e di interesse all'impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta da

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Presidente

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Relatore

Dott. PATERNÒ RADDUSA Benedetto - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da
Li.Lu., nato a B il (Omissis)
avverso la sentenza del 15/06/2023 del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bergamo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilità del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 3 dicembre 2019, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bergamo ha applicato a Li.Lu. la pena da lui conco…

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