Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9035 del 5 marzo 2020

ECLI:IT:CASS:2020:9035PEN

Massima

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Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca ex art. 240-bis c.p. può essere legittimamente disposto anche nei confronti di beni di soggetti concorrenti esterni ad un'associazione di tipo mafioso, qualora emerga una grave sproporzione tra il valore dei beni e i redditi dichiarati, salva la prova della legittima provenienza degli stessi. A tal fine, il giudice può valutare un arco temporale ragionevole, in relazione all'epoca in cui si è manifestata la gravità indiziaria del concorso esterno, senza che sia necessario un nesso di pertinenzialità diretta tra i beni e il reato contestato. La mera produzione di documentazione relativa ai redditi e agli acquisti non è di per sé sufficiente a superare la presunzione di illecita provenienza dei beni, qualora risulti una significativa sproporzione tra il valore dei beni e le risorse lecitamente disponibili, anche tenendo conto di eventuali finanziamenti o rimborsi. Il giudice, nel valutare la legittima provenienza, deve applicare un criterio di ragionevolezza temporale, senza che sia necessario un puntuale riscontro di ogni singolo atto di acquisto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSTANZO Angelo - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - rel. Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. VIGNA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 17/10/2019 del Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. RICCIARELLI Massimo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ANGELILLIS Ciro, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 17/10/2019 il Tribunale di Napoli ha c…

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