Cassazione penale Sez. I sentenza n. 5733 del 5 febbraio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:5733PEN

Massima

Il pericolo concreto e attuale di recidiva specifica, desumibile dalla gravità e dalla molteplicità delle condotte violente e pericolose poste in essere dall'indagato, nonché dalla sua propensione a gesti eclatanti originati da situazioni ritenute ingiuste, giustifica il mantenimento della misura cautelare della custodia in carcere, in quanto la soluzione degli arresti domiciliari, anche in ambiente familiare, non risulta adeguata a fronteggiare il rischio di reiterazione dei reati, attesa la mancanza di autocontrollo dell'indagato e la presenza di una persona offesa tra i suoi congiunti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - rel. Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 266/2013 TRIB. LIBERTA' di L'AQUILA, del 26/08/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROMBOLA' MARCELLO;

sentite le conclusioni del PG Dott. CEDRANGOLO Oscar, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con ordinanza 26/8/13 il Tribunale de L'Aquila in sede cautelare rigettava l'appello di (OMISSIS) avverso l'ordi…

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