Consiglio di Stato sentenza breve n. 3867 del 2014

ECLI:IT:CDS:2014:3867SENB

Massima

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L'ordinanza di demolizione di un manufatto edilizio abusivo può essere legittimamente adottata dal dirigente competente, anche nei confronti del proprietario attuale dell'immobile che non sia responsabile dell'abuso, in quanto l'abuso edilizio costituisce un illecito permanente, senza che sia necessario l'accertamento del dolo o della colpa del soggetto cui si imputa la realizzazione dell'abuso. La repressione degli abusi edilizi rappresenta un'attività amministrativa doverosa, per cui i relativi provvedimenti, quali l'ordinanza di demolizione, costituiscono atti vincolati per la cui adozione non è richiesta la comunicazione di avvio del procedimento. Il decorso del tempo dalla data dell'abuso non determina la formazione di un legittimo affidamento, salvo i casi eccezionali di condono previsti dalla normativa, in quanto il principio di legalità impone l'esercizio del potere-dovere di repressione degli abusi edilizi da parte dell'Amministrazione. Ai fini della qualificazione di un manufatto come pertinenziale, la giurisprudenza ha precisato che i requisiti sono diversi da quelli civilistici, richiedendosi in particolare dimensioni estremamente modeste e ridotte, tali da non alterare in modo significativo l'assetto del territorio, condizione che non ricorre per una scala coperta a doppia rampa continua, realizzata in luogo di una veranda all'interno di un cortile.

Sentenza completa

N. 03759/2014
REG.RIC.

N. 03867/2014REG.PROV.COLL.

N. 03759/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3759 del 2014 proposto da ((omissis)), rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via A. Gramsci, 36;

contro

Comune di Capodrise;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. CAMPANIA - NAPOLI: SEZIONE VIII n. 4736/2013, resa tra le parti;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 17 giugno 2014 il consigliere ((omissis)) e udito per le parti l’avvocato Andretta;

1. ((omissis)) (in seguito “ricorrente”), …

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