Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 21782 del 17 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:21782PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. richiede la prova di un sodalizio criminoso strutturato secondo regole interne di segretezza, gerarchia e solidarietà tra gli affiliati, con l'impiego di metodi intimidatori e violenti, finalizzato alla commissione di una pluralità indeterminata di delitti. Ai fini della configurabilità di tale fattispecie, è necessario dimostrare non solo l'esistenza di un programma criminoso comune agli associati, ma anche l'effettiva esteriorizzazione della forza di intimidazione del vincolo associativo, idonea a condizionare il comportamento di terzi estranei al sodalizio. Inoltre, quando l'associazione mafiosa abbia carattere transnazionale, occorre provare il collegamento strutturale e organizzativo tra il gruppo locale e l'associazione "madre" operante all'estero, nonché l'effettiva derivazione del primo dalla seconda, in modo da poter riconoscere anche in capo al gruppo locale le caratteristiche tipiche di mafiosità. La mera adesione formale o il mero contributo ludico all'attività del sodalizio non sono sufficienti a integrare la fattispecie partecipativa, essendo necessario un coinvolgimento attivo e consapevole dell'imputato nell'operatività dell'associazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. AGLIASTRO Mirella - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. APRILE Erco - rel. Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso presentato da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 07/12/2018 del Tribunale di Cagliari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. Ercole Aprile;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. Spinaci Sante, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con l'ordinanza sopra indicata il Tribuna…

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