Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 1406 del 15 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:1406PEN

Massima

Massima ufficiale
In tema di misure coercitive disposte per il reato associativo di cui all'art. 74 d.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, in relazione a condotte risalenti nel tempo, la sussistenza delle esigenze cautelari deve essere desunta da specifici elementi di fatto idonei a dimostrarne l'attualità, in quanto per tale fattispecie associativa risulta inapplicabile la regola di esperienza, elaborata per le associazioni di tipo mafioso, della tendenziale stabilità del sodalizio, in difetto di elementi contrari attestanti il recesso individuale o lo scioglimento del gruppo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - rel. Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI LECCE;
nei confronti di:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 465/2015 TRIB. LIBERTA' di LECCE, del 03/06/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELO COSTANZO;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che conclude per il rigetto dell'istanza.
udito il difensore avv. (OMISSIS) del foro di Brindisi, in sostituzione dell'avv. (OMISSIS) del foro di Brindisi, che si associa …

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