Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 19442 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:19442SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di diniego dell'accertamento di compatibilità paesaggistica, adottato ai sensi dell'art. 167, commi 4 e 5, del d.lgs. n. 42/2004, diviene privo di interesse per il ricorrente qualora, successivamente all'impugnazione, sopravvenga il rilascio dei provvedimenti di condono edilizio da parte del Comune competente, in ragione dell'avvenuta eliminazione del vincolo paesaggistico gravante sull'immobile. In tal caso, il ricorso deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto il ricorrente ha ottenuto il risultato finale cui aspirava, ossia il condono edilizio, a prescindere dalla valutazione della fondatezza dei motivi di impugnazione relativi all'esistenza del vincolo paesaggistico. Le spese di giudizio possono essere compensate in considerazione della definizione della controversia esclusivamente in rito.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/12/2023

N. 19442/2023 REG.PROV.COLL.

N. 12798/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 12798 del 2015, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, via C. Fracassini, 18;

contro

Regione Lazio, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), domiciliataria ex lege in Roma, via ((omissis)), 27;

per l'annullamento

del parere negativo relativo all'istanza di accertamento di compatibilita' paesaggistica presentata ai sensi dell'art. 167 commi 4 e 5 del d. lgs. 42/2004 e s.m.i.;

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