Cassazione penale Sez. II sentenza n. 24515 del 7 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:24515PEN

Massima

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Quando si procede per il reato di partecipazione ad associazione mafiosa, sussiste una presunzione assoluta di adeguatezza della misura cautelare della custodia in carcere, in quanto tale reato è ritenuto intrinsecamente pericoloso per l'ordine e la sicurezza pubblica. Il giudice non ha l'obbligo di dimostrare in positivo la ricorrenza dei pericula libertatis, ma deve soltanto apprezzare gli eventuali segnali di rescissione del legame del soggetto con il sodalizio criminale tali da smentire, nel caso concreto, l'effetto della presunzione. In mancanza di tali segnali, la misura della custodia in carcere deve essere applicata in via obbligatoria. Le uniche eccezioni a tale regola sono previste dai commi 4 e 4-bis dell'art. 275 c.p.p., ovvero quando l'indiziato dimostri la necessità di accudire i figli di età inferiore ai sei anni o di essere affetto da una malattia incompatibile con la detenzione carceraria. In tali casi, il giudice può disporre misure meno afflittive della custodia in carcere. Tuttavia, l'onere di provare la sussistenza di tali condizioni eccezionali grava sull'indiziato, non essendo sufficiente la mera richiesta di sostituzione della misura cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BELTRANI Sergio - Presidente

Dott. PACILLI G.A.R. - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - rel. Consigliere

Dott. TURTUR M. Marzia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 13/09/2022 del TRIBUNALE di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere SANDRA RECCHIONE;
il procedimento si celebra con contraddittorio scritto ai sensi, del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8.
il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Ettore Pedicini ha depositato conclusioni scritte, chiedendo l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato.
RITENUTO IN FATTO
1.II Tri…

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