Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 8604 del 2020

ECLI:IT:TARLAZ:2020:8604SENT

Massima

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Il proprietario di un immobile occupato abusivamente non può essere legittimamente onerato dall'amministrazione pubblica di obblighi di ripristino della sicurezza e di recupero del bene, in assenza della disponibilità materiale dello stesso, essendo tale situazione di eccezionale illegalità ascrivibile alla sfera di competenza e di intervento delle autorità preposte all'ordine e alla sicurezza pubblica, le quali sono tenute ad adottare le necessarie misure, anche attraverso la sollecitazione delle altre amministrazioni coinvolte, per conseguire lo sgombero dell'immobile, indispensabile presupposto per l'esecuzione di qualsiasi intervento di manutenzione e recupero. L'ingiunzione amministrativa che impone al proprietario obblighi di facere inesigibili, in quanto rivolti ad un immobile sottratto alla sua disponibilità, difetta di una condizione costitutiva dell'ordine, ossia l'imposizione di un dovere effettivamente eseguibile, e pertanto risulta illegittima per carenza di presupposti. L'amministrazione, a fronte di una situazione di occupazione abusiva protratta nel tempo e connotata da eccezionalità, è tenuta ad attivarsi con gli strumenti pubblicistici a sua disposizione per ripristinare la legalità e la sicurezza, senza poter invocare ordinari obblighi di custodia in capo al proprietario, essendo la tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica ascrivibile alla sua sfera di competenza e non a quella del privato.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/07/2020

N. 08604/2020 REG.PROV.COLL.

N. 01186/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1186 del 2020, proposto da ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso l’Avvocatura dell’ente in Roma, via del tempio di Giove, n. 21 e domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale prot. n. CF/3600/2019 del 27.11.2019, con la quale Roma Capitale ha diffidato i p…

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