Cassazione civile Sez. II sentenza n. 4524 del 19 febbraio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:4524CIV

Massima

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Il possesso di un'informazione privilegiata, anche se relativa a una fase intermedia di una fattispecie a formazione progressiva diretta a realizzare un determinato evento, integra la nozione di "informazione privilegiata" ai sensi della normativa in materia di abusi di mercato, purché tale informazione sia sufficientemente specifica da permettere di trarre conclusioni sul possibile effetto dell'evento pronosticato sui prezzi degli strumenti finanziari. L'utilizzo di un'informazione privilegiata per compiere operazioni di compravendita di strumenti finanziari, anche in assenza di un accordo definitivo su tutti gli elementi essenziali dell'operazione, integra la fattispecie di abuso di informazioni privilegiate, in quanto l'informazione relativa a una fase avanzata delle trattative può comunque influenzare in modo sensibile le decisioni di un investitore ragionevole. La sanzione amministrativa pecuniaria prevista per l'illecito di abuso di informazioni privilegiate, in ragione della sua elevata carica afflittiva e della finalità di deterrenza, deve essere applicata nel rispetto del principio di retroattività della lex mitior, anche qualora la sanzione originariamente irrogata rientri nella nuova cornice edittale più favorevole. Il giudice di merito, pertanto, è tenuto a rideterminare la sanzione entro il nuovo ambito edittale, senza necessariamente seguire un criterio proporzionale di tipo aritmetico rispetto all'importo calcolato prima della declaratoria di incostituzionalità, ferma restando la valutazione del disvalore della condotta accertata. Inoltre, la confisca obbligatoria del "prodotto" dell'illecito di abuso di informazioni privilegiate, inteso come l'intero ammontare degli strumenti finanziari acquistati o l'intera somma ricavata dalla loro alienazione, è stata dichiarata costituzionalmente illegittima in quanto assume una connotazione punitiva sproporzionata rispetto alla gravità dell'illecito, dovendo invece essere limitata al solo "profitto" conseguito, inteso come il guadagno o la perdita evitata dall'autore dell'illecito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGILIO Rosa Maria - Presidente

Dott. CARRATO Aldo - Consigliere

Dott. FORTUNATO Giuseppe - Consigliere

Dott. CRISCUOLO Mauro - rel. Consigliere

Dott. BESSO MARCHEIS Chiara - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso 34764-2018 proposto da:
(OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che lo rappresenta e difende unitamente agli avvocati (OMISSIS), (OMISSIS), (OMISSIS), giusta procura in calce al ricorso;
- ricorrente -
contro
CONSOB - COMMISSIONE NAZ.PER LA SOCIETA' E LA BORSA, (OMISSIS), elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che la rappresenta e difende unitamente all'avvocato (OMISSIS) giusta procu…

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