Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13195 del 8 aprile 2010

ECLI:IT:CASS:2010:13195PEN

Massima

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La condanna per il reato di lesioni personali non può essere fondata esclusivamente sulle dichiarazioni della persona offesa, ritenuta inattendibile dal giudice di primo grado per altri fatti analoghi, in assenza di ulteriori elementi di prova che ne confermino la responsabilità dell'imputato. Il giudice di appello, nel riformare l'assoluzione, deve offrire una motivazione completa e coerente, che superi il ragionevole dubbio già espresso dal primo giudice, valutando compiutamente tutte le acquisizioni probatorie e fornendo un criterio riconoscibile per la loro valutazione, senza basarsi su mere supposizioni o su un giudizio di attendibilità contraddittorio. In mancanza di tali requisiti, la sentenza di condanna deve essere annullata con rinvio ad altro giudice di appello per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTELLA Mario - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. MI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 9952/2007 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 07/10/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/03/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIO ROTELLA;

Udito il P.G. in persona del Dott. Salvi G. che ha concluso per il rigetto;

udito il difensore avv. Fonsini in sost. Pignatelli.

RITENUTO

1 - La Corte di Napoli…

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