Consiglio di Stato sentenza n. 7730 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:7730SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il Comune di Napoli non può annullare in autotutela il permesso di costruire in sanatoria rilasciato nel 2009 al precedente proprietario, in quanto l'altezza della sopraelevazione abusiva, inferiore ai requisiti minimi, era già rilevabile dalla documentazione grafica allegata alla domanda di condono, senza che vi fosse alcuna falsa o erronea rappresentazione della realtà materiale da parte del richiedente. Pertanto, difettano i presupposti di legge per l'esercizio del potere di annullamento d'ufficio anche a notevole distanza di tempo, in assenza di dichiarazioni sostitutive false o mendaci accertate con sentenza passata in giudicato. Di conseguenza, sono illegittimi sia il provvedimento di annullamento in autotutela del permesso di costruire in sanatoria, sia i successivi atti di acquisizione gratuita dell'opera abusiva al patrimonio comunale e di irrogazione della sanzione pecuniaria a carico del nuovo proprietario, il quale ha acquistato l'immobile in buona fede quando il titolo edilizio in sanatoria era ancora efficace. Infatti, l'annullamento d'ufficio di un provvedimento amministrativo, anche a distanza di tempo, è consentito solo in presenza di specifici presupposti tassativamente previsti dalla legge, quali la falsità o mendacità delle dichiarazioni sostitutive rese dal richiedente, accertate con sentenza penale definitiva, che nel caso di specie non risultano sussistere. Pertanto, il nuovo proprietario, estraneo all'abuso edilizio, non può essere destinatario dell'ordine di demolizione né dell'acquisizione gratuita dell'opera abusiva al patrimonio comunale, essendo tali provvedimenti illegittimi per difetto dei presupposti di legge. Inoltre, l'acquisizione gratuita non può estendersi all'intero immobile, ma solo all'effettiva area di sedime dell'abuso, non anche alla porzione legittimamente assentita.

Sentenza completa

Pubblicato il 23/09/2024

N. 07730/2024REG.PROV.COLL.

N. 06491/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6491 del 2022, proposto dal sig. -OMISSIS-, rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), con domicilio digitale presso il medesimo in assenza di elezione di domicilio fisico in Roma;

contro

Comune di Napoli, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio legale Leone in Roma, via Appennini n. 46;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania, sezione quarta, del -OMISSIS-, resa tra le parti.

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visto …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.