Cassazione penale Sez. V sentenza n. 22988 del 11 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:22988PEN

Massima

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Il reato di ingiuria, essendo stato abrogato dal D.Lgs. n. 7 del 2016, non può più essere contestato e condannato dal giudice penale, il quale deve limitarsi a conoscere del solo reato residuo di minaccia, con conseguente rideterminazione della pena e del risarcimento del danno. Il giudice penale, infatti, non può conoscere dell'azione civile relativa al reato di ingiuria, essendo tale competenza preclusa al di fuori delle specifiche situazioni previste dalla legge. Pertanto, la sentenza di condanna deve essere annullata senza rinvio limitatamente all'addebito di ingiuria, mentre per il reato di minaccia residuo la pena deve essere rideterminata in euro 30,00 di multa e il risarcimento del danno in euro 350,00.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. GORJAN Sergio - rel. Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/09/2015 della CORTE APPELLO di LECCE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 01/03/2017, la relazione svolta dal Consigliere Dott. GORJAN SERGIO;
Udito il Procuratore Generale in persona della Dott.ssa LOY ((omissis));
Udito il Procuratore Generale in persona della Dott.ssa LOY ((omissis)) che ha concluso per l'annullamento senz…

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