Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 22006 del 22 luglio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:22006PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La gravità indiziaria per il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso può essere desunta non solo da dichiarazioni dirette di collaboratori di giustizia sul ruolo specifico dell'indagato nella consorteria, ma anche da un complesso di elementi indiziari convergenti, quali la prova dell'intestazione fittizia di società riconducibili agli interessi della cosca, la frequentazione di soggetti di rilievo del sodalizio, nonché condotte di favoreggiamento della latitanza di affiliati, che, pur non integrando di per sé il reato associativo, sono comunque espressive di un collegamento e di una consapevole adesione agli scopi del sodalizio mafioso. Pertanto, il giudice non può valutare isolatamente i singoli elementi probatori, ma deve apprezzare complessivamente il quadro indiziario, anche in relazione alla finalità elusiva e agevolatrice perseguita attraverso l'intestazione fittizia di società, per verificare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso. La convergenza dei riscontri non deve necessariamente riguardare una specifica condotta, ma può riferirsi al fatto della partecipazione, essendo sufficiente che gli elementi indiziari siano coerenti e logicamente interconnessi nel dimostrare il coinvolgimento dell'indagato negli interessi e nelle attività della consorteria mafiosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI Renato - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. RICCIARELLI M. - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
P.M. presso il Tribunale di Catanzaro;
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 14-17/01/2020 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Ricciarelli Massimo;
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Lori Perla, che ha concluso per l'annullamento con rinvio in accoglimento del ricorso del P.M. e per il rigetto di (OMISSI…

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