Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33142 del 25 novembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:33142PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione di gravi delitti della stessa specie di quelli per cui si procede, desumibile dalla professionalità e dalla negativa personalità dell'indagato, nonché dalla stabilità dei suoi rapporti con esponenti di un sodalizio criminale dedito al traffico di sostanze stupefacenti, giustifica l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, quale unica idonea a scongiurare il rischio di recidiva, in assenza di una prognosi favorevole circa il futuro comportamento dell'indagato e l'osservanza di prescrizioni inerenti a misure meno afflittive. Il giudizio sul pericolo di recidiva non richiede la previsione di una specifica occasione per delinquere, ma una valutazione prognostica fondata su elementi concreti, desunti dall'analisi della personalità dell'indagato, dalle sue condizioni di vita, da dati ambientali o di contesto, nonché dalle modalità dei fatti per cui si procede. Né l'asserita condotta collaborativa dell'indagato, né l'insussistenza della contestazione associativa, né le pregresse assoluzioni, sono circostanze idonee ad inficiare la correttezza del percorso motivazionale seguito dal giudice nel ritenere sussistenti le esigenze cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 24/03/2020 del TRIB. LIBERTA' di LECCE;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. PEZZULLO ROSA;
lette/sentite le conclusioni del PG Dr. PICARDI ANTONIETTA, che conclude per il rigetto;
udito il difensore l'avv. (OMISSIS) chiede l'annullamento dell'impugnata ordinanza.
RITENUTO IN FATTO
1.Con ordinanza emessa in data 24 marzo 2020, il Tribunale del riesame di Lecce ha confermato il provvedimento del 12.2.20…

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