Cassazione penale Sez. II sentenza n. 37088 del 13 ottobre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:37088PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato si configura quando più soggetti, con contributi anche di minima importanza, partecipano consapevolmente e volontariamente alla realizzazione di un medesimo fatto criminoso, essendo necessario che il contributo di ciascuno, sia materiale che psicologico, abbia avuto una effettiva efficienza causale, anche se in misura diversa, nella produzione dell'evento. L'attenuante della minima partecipazione ex art. 114 c.p. è applicabile solo quando il ruolo del concorrente sia del tutto marginale e trascurabile nell'economia generale dell'iter criminoso, non essendo sufficiente una mera comparazione tra le condotte dei vari soggetti. Inoltre, tale attenuante non trova applicazione quando il numero dei partecipanti al reato sia considerato come circostanza aggravante speciale, in virtù della clausola di riserva contenuta nell'art. 112 c.p. La valutazione della gravità della condotta e della pericolosità dell'imputato, desunta anche dai precedenti penali, costituisce adeguata motivazione per il riconoscimento delle circostanze aggravanti e il diniego delle attenuanti generiche. La motivazione rafforzata è necessaria quando il giudice di appello riformi in senso peggiorativo la decisione assolutoria di primo grado, dovendo in tal caso il giudice di secondo grado esaminare partitamente tutti gli argomenti che hanno condotto all'assoluzione e fornire una giustificazione adeguata e coerente con le risultanze processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI PAOLA Sergio - Presidente

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

Dott. SALEMME Andrea A. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/11/2019 della CORTE APPELLO di PERUGIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. VINCENZO TUTINELLI;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. MASTROBERARDINO Paola, che ha concluso chiedendo annullarsi la sentenza impugnata per difetto di motivazione rafforzata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con…

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