Cassazione penale Sez. I sentenza n. 35401 del 11 agosto 2014

ECLI:IT:CASS:2014:35401PEN

Massima

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La legittima difesa sussiste quando l'agente, a fronte di un'aggressione ingiusta, reagisce per tutelare la propria o altrui incolumità o per respingere la violazione del domicilio, purché la reazione sia proporzionata al pericolo e non ecceda i limiti della necessità. La valutazione della sussistenza dei presupposti della legittima difesa deve essere effettuata in base alle circostanze concrete del caso, secondo una prospettiva ex ante, tenendo conto della situazione di pericolo percepita dall'agente al momento del fatto e della sua possibilità di rappresentarsi l'effettiva cessazione del pericolo. Pertanto, anche qualora l'aggressione risulti cessata ex post, la legittima difesa può comunque sussistere se, sulla base degli elementi a disposizione dell'agente, il pericolo appariva ancora attuale e non altrimenti evitabile. L'errore dell'agente sulla persistenza del pericolo, se non colpevole, non esclude l'operatività della scriminante, in applicazione del principio di cui all'art. 59, comma 4, c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE;

(OMISSIS);

(OMISSIS);

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 24/2011 CORTE ASSISE APPELLO di FIRENZE, del 26/09/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 05/03/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO ROCCHI;

Udito il Procuratore generale in perso…

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