Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare improcedibile il ricorso proposto dalla società Cormet S.r.l. avverso il provvedimento del Comune di Milano di diniego dell'autorizzazione all'installazione di un impianto distributore di carburanti su area privata ad uso privato, afferma il principio per cui la sopravvenuta autorizzazione all'installazione dell'impianto, rilasciata successivamente all'incardinamento del giudizio, determina la carenza di interesse della società ricorrente, comportando la declaratoria di improcedibilità del gravame ai sensi dell'art. 35, comma 1, lett. c), del Codice del processo amministrativo. Tale principio si fonda sulla considerazione che, una volta ottenuta l'autorizzazione richiesta, viene meno l'interesse della parte ricorrente all'annullamento del provvedimento di diniego, essendo stato soddisfatto il suo interesse sostanziale. La compensazione delle spese di lite, infine, trova giustificazione nella particolare situazione processuale determinatasi a seguito della rinuncia della società ricorrente a proseguire il giudizio.