Cassazione penale Sez. V sentenza n. 45263 del 9 dicembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:45263PEN

Massima

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Il possesso di un documento d'identità recante la foto del possessore con false generalità integra il reato di cui all'art. 497-bis, comma 2, c.p. e non quello meno grave di cui al comma 1 della stessa norma, in quanto la partecipazione dell'agente alla contraffazione del documento è evidente. Tale fattispecie incriminatrice ricomprende non solo le condotte di fabbricazione e formazione di un documento falso, ma anche la detenzione, per uso non personale, o anche personale se l'agente è concorso nella contraffazione del documento. Pertanto, il possesso per uso personale rientra nella previsione meno grave di cui al comma 1 solo se il possessore non abbia concorso nella contraffazione. La prova della contraffazione di altri documenti, come patente e permesso di soggiorno, può essere desunta dal fatto che tali documenti risultino intestati ad un soggetto diverso dall'imputato, mentre su di essi sia stata apposta la foto di quest'ultimo, senza che sia necessario procedere ad ulteriori accertamenti sulla grossolanità o innocuità del falso. I reati meno gravi contestati, come quelli di cui agli artt. 477 e 482 c.p., non possono essere assorbiti nel reato più grave di cui all'art. 497-bis c.p., in quanto si tratta di fatti autonomi con distinti oggetti materiali, che al più consentono l'applicazione della disciplina della continuazione. La valutazione della Corte in merito alla negazione delle attenuanti generiche e alla commisurazione della pena, fondata sulla gravità dei fatti, è insindacabile in sede di legittimità, in assenza di vizi logici o giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 30/4/2021 della Corte d'appello di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Luca Pistorelli;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Lignola Ferdinando, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte d'appello di Firenze ha co…

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