Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24616 del 20 giugno 2012

ECLI:IT:CASS:2012:24616PEN

Massima

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Il giornalista che, nel corso di una trasmissione televisiva di inchiesta, riferisce fatti e circostanze oggettivamente veri, ancorché critici e potenzialmente lesivi della reputazione di taluni soggetti, non commette il reato di diffamazione, in quanto l'esercizio del diritto di cronaca e di critica, finalizzato a sollecitare l'attenzione dell'opinione pubblica e degli organi istituzionali competenti su questioni di interesse generale, prevale sulla tutela della reputazione individuale, purché l'esposizione dei fatti sia pertinente, continente e non eccessivamente denigratoria. Pertanto, il giudice, nel valutare la sussistenza del reato di diffamazione, deve privilegiare il preminente fine informativo e denunciativo della trasmissione, rispetto alla mera valutazione della lesività delle espressioni utilizzate, ove queste siano giustificate dall'intento di suscitare la reazione dell'opinione pubblica e l'intervento delle autorità competenti su fatti e comportamenti poco chiari, meritevoli di approfondimento. In tali casi, l'assoluzione dell'imputato per insussistenza del fatto è legittima, in quanto l'esperimento del dibattimento non consentirebbe di acquisire ulteriori elementi probatori in grado di modificare la valutazione già compiuta in sede di udienza preliminare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - rel. Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS) C/;

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS) C/;

3) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 5225/2010 GIUDICE UDIENZA PRELIMINARE di CATANIA, del 14/05/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. VITO SCALERA;

Udite le conclusioni del Procuratore Generale in persona del Sostituto dott. ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento senza rinvio della sentenza …

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