Il provvedimento amministrativo di decadenza dalla concessione di occupazione di suolo pubblico rilasciata in relazione all'emergenza COVID-19 è illegittimo qualora l'occupazione non insista sulla sede stradale, bensì su un'area adiacente destinata a parcheggio, in quanto il divieto di occupazione di cui all'art. 20 del Codice della Strada si riferisce esclusivamente alla carreggiata e non a tali aree. Pertanto, la valutazione circa la legittimità dell'occupazione non può fondarsi unicamente sulla classificazione della strada come appartenente alla viabilità principale, ma deve tenere conto della concreta destinazione dell'area interessata, potendo l'occupazione essere autorizzata anche su strade urbane di quartiere, a condizione che non determini intralcio alla circolazione. Inoltre, il provvedimento di annullamento in autotutela della concessione è illegittimo qualora adottato oltre i termini previsti dalla legge, sia quello ordinario di 18 mesi, sia quello speciale di 3 mesi per i provvedimenti adottati in relazione all'emergenza COVID-19.