Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 485 del 2003

ECLI:IT:TARMI:2003:485SENT

Massima

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Il Comune può legittimamente negare l'approvazione di un piano di recupero edilizio che preveda la demolizione e ricostruzione di un immobile in centro storico, qualora il progetto non sia conforme alle previsioni urbanistiche vigenti, in particolare per quanto riguarda il mantenimento e il recupero dei caratteri storici, ambientali ed architettonici degli edifici e degli spazi aperti. Il Comune può altresì richiedere, in sede di approvazione del piano attuativo, la cessione gratuita di aree per attrezzature pubbliche, ai sensi della normativa regionale, ovvero la monetizzazione di tale obbligo, in presenza di specifici criteri di compatibilità urbanistica dell'intervento, previamente stabiliti in via generale dall'amministrazione. Il mancato adempimento di tali obblighi, unitamente alla non conformità del progetto alle prescrizioni del piano regolatore, legittima il diniego comunale all'approvazione del piano di recupero, senza che ciò comporti responsabilità risarcitorie a carico dell'amministrazione per il ritardo nell'adozione della relativa deliberazione, qualora tale ritardo sia ascrivibile alla necessità di effettuare le opportune verifiche istruttorie e alla mancata collaborazione del privato proponente.

Sentenza completa

FATTO Con il ricorso in esame, notificato in data 24 giugno 1997, ritualmente depositato, la ricorrente, deducendo di essere proprietaria della quota di 3/4 indivisi dell'immobile sito nel comune di R. impugna la ordinanza di cui in epigrafe, con la quale viene respinto il progetto di recupero dell'immobile, con la motivazione che "...non viene verificato e non viene prevista nella bozza di convenzione per l'attuazione del PR la cessione gratuita delle aree per le attrezzature pubbliche di cui all'art. 22 della l.r. n. 51 del 1975 (standard urbanistico), come stabilito dall'art. 12 della LR n. 60 del 1977" e secondo criteri fissati in precedenti deliberazioni comunali (68/95), e perché il progetto in esame prevede la totale demolizione dei fabbricati e la successiva ricostruzione, con la previsione di realizzare nel centro del cortile una rampa di accesso per autoveicoli al piano interrato, previsioni che risultano in contrasto con quanto stab…

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