Il giudice amministrativo, nell'esercizio della propria giurisdizione, è tenuto a verificare la sussistenza dei presupposti di ammissibilità del ricorso, anche in relazione alla competenza del giudice adito. Pertanto, qualora l'atto impugnato sia stato adottato nell'ambito dei poteri datoriali dell'amministrazione, rientranti nella giurisdizione del giudice ordinario, il ricorso amministrativo deve essere dichiarato inammissibile per difetto di giurisdizione, fermo restando il diritto della parte di riproporre la domanda innanzi al giudice competente. Inoltre, anche laddove gli atti impugnati relativi alla procedura concorsuale siano annullati, ciò non determina necessariamente il recupero della posizione lavorativa dell'interessato, qualora questi risulti privo di un requisito essenziale per lo svolgimento del servizio, circostanza che può comportare l'inammissibilità del ricorso per carenza di interesse. In tali ipotesi, il giudice amministrativo, nel rispetto del principio di economia processuale, può definire la controversia con sentenza in forma semplificata, ai sensi dell'art. 60 del codice del processo amministrativo.